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Dantedì in Arte, 2022

Continua anche in questo anno corsistico, in occasione del Dantedì (23 marzo), il laboratorio creativo a cura della Prof.ssa Cecilia Prete, dedicato ad omaggiare il sommo Poeta. Gli allievi coinvolti, sono gli iscritti ai progetti “Catalogazione e digitalizzazione delle opere dell’artista Rodolfo Soldi” e “Catalogazione grafo-pittorica di flora e fauna del paesaggio fluviale del Po”, per la sede del CPIA 1 “Maestro A. Manzi” di Casale, i quali hanno lasciato il loro contributo per dar vita ad una mostra tematica, per ora virtuale.

Prendendo spunto dall’evento online seguito l’anno scorso, durante le celebrazioni del 700^ anniversario dantesco, organizzato dal Museo Archeologico Nazionale di Crotone, ispirato alla divulgazione di due straordinari reperti bronzei (askos del V sec. a.C e VI sec. a.C.) a forma di sirena nella versione avicola, di tradizione classica, esposti nel museo, le allieve:

Silvana Nosengo, Luigina Genovese, Gabriella Bauce, Giovanna Rossi, Guglielmina Scagliotti, Giovanna Ferrando, Viviana Arengi, Loreta Bencich, Luisella Cabrino si sono cimentate nell’interpretazione grafica del Canto XIX del Purgatorio, realizzando una staffetta creativa in cui ognuna di loro ha illustrato un passo significativo del testo.

Il progetto è stato anche un’occasione per approfondire il soggetto della Sirena intesa come: essere musicale che muove l’armonia delle sfere celesti; creatura che accompagna il passaggio nell’aldilà; oggetto e soggetto artistico dei vasi unguentari; simbolo di seduzione e attaccamento ai beni materiali; essere mutante al fine di celare la sua natura e, ovviamente, soggetto d’ispirazione per gli artisti di tutti i tempi.

I lavori realizzati, seppur diversi per far emergere il sentire personale, sono caratterizzati da un’unità d’insieme data dalla scelta di adottare: lo stesso formato (20 x 20 cm) e supporto (carta ruvida 220 gr), come il medesimo tipo di cornice (bianca con passe-partout oro) e impostazione (illustrazione accompagnata da un cartiglio recante la frase chiave del lavoro) per accordarsi tra loro. Piena libertà espressiva, invece, è stata lasciata per quel che riguarda la scelta dello stile e della tecnica da adottare. Ne risulta, dunque, un colpo d’occhio raffinato e fantasioso, ove si può seguire il filo logico delle terzine in successione e osservare l’uso di tecniche differenti, quali: matite colorate acquarellate, acquerelli, grafite, china, tempera, acrilici, carboncino.

A fare da apripista, le illustrazioni della docente che, per lasciare un esempio, si era occupata d’interpretare la prima parte del Canto, tra l’altro esposta al Museo Casa di Dante a Firenze, in novembre, in occasione di un evento inserito nelle celebrazioni del 2021, organizzato dal Museo Italia Arte. Per far scaturire ulteriori idee e visioni individuali è stato utile per gli iscritti, seguire le lezioni dedicate a questo percorso, attingere ai materiali preparati su misura, confrontarsi e interagire, rispettando i tempi della coralità. 

Ovviamente, anche in questo caso, non è mancata una gradita sorpresa proveniente dall’Archivio Rodolfo Soldi!!! 

Catalogando le opere dell’atelier, è venuto alla luce un’opera a tempera e pennarello nero su cartone telato (30 x 40 cm), di cui non conosciamo la datazione, che abbiamo voluto intitolare “Dante di profilo”.. Che dite? Abbiamo ragione? Nel dubbio, comprenderete quanto ormai “A l’alta fantasia qui mancò possa” (Dante, Paradiso, Canto XXXIII, 142).

Rodolfo Soldi, Dante di profilo. 

Tempera e pennarello nero su cartone telato, 30 x 40 cm

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